A 2 Cronostoria principali interventi:

1274 / 1374 - Primi documenti segnalati, la Chiesa aveva un solo altare consacrato, l’altare Maggiore del Santissimo.

1580 - La visita documentata di S. Carlo Borromeo ci lascia un’accurata descrizione : “ Una chiesa ampia, vi custodisce il Santissimo, e il Battistero. E gli altari della S.S. Trinità e di S. Bernardino. Vi sono adiacenti due aree cimiteriali, ove troviamo l’altare di San Rocco.

1674 / 1680 - restauro e ampliamento della Parrochiale di Capriolo; il nuovo altare di S. Filippo Neri e l’esigenza di ridurre le tombe al fine di posare il nuovo pavimento in modo lineare e uniforme (Mon. Giorgi).

Il problema irrisolto rimase il battistero, da allora la chiesa conservò sette altari: il maggiore, del Santissimo ( della Resurrezione), della San- tissima Trinità (patronato della famiglia Ochi), del Santissimo Crocefisso (o delle Reliquie), della Beata Vergine Maria (o del Rosario) l’altare di S. Antonio da Padova (sotto il patronato della famiglia Adorno), della Beata Vergine di S. Rocco, qui trasportato nel 1680 .

1724 / 1792 - Gli interventi più significativi nel corso del XVIII° secolo furono quelli dei Fantoni, con la realizzazione dell’altare della Madonna Vecchia (1724/1727), della statua del Cristo Deposto (1729) e relativa mensa ospitante, del nuovo altare maggiore (1775/1779), della cassa d’organo e cantorie (1764), della soasa della pala del Gallina (1780) e dell’apparato del triduo (1792).

1792 - Si decise di restaurare la chiesa nel giro di due anni.

1887 - Don Luigi Minelli stese un progetto per l’allargamento della chiesa; con concessione di una porzione di area, concessa dal comune nel 1892.

1892 / 1893 - Il progetto fu affidato all’architetto Carlo Melchiotti, legato allo stile neoclassico; della vecchia chiesa restarono solo la facciata, gli otto pilastri che delineano tutt’ora il vaso della navata centrale, il presbiterio. Nuove risulteranno le due navate laterali e l’intera copertura dell’aula.

Per realizzare questo ampliamento si dovette abbattere gran parte della casa colonica del beneficio parrocchiale, posta sul lato destro della chiesa sull’area dell’attuale oratorio maschile.

1905/1911 - Ampliamento voluto da Don Libretti: il nuovo intervento fu affidato all’architetto Agostino Caravatti da Milano. Le opere eseguite furono: la demolizione del presbiterio, coro e fabbricati addossati compresa la chiesa di S. Rocco. Costruzione di una nuova campata per allungare le tre navate. Costruzione del transetto e della cupola ottagonale sopra la crociera. Costruzione del nuovo coro e presbiterio.

Costruzione della nuova sagrestia, camera dell’organo e altri ambienti di disimpegno. Completamento decorativo secondo lo stile della parte di chiesa conservata.

1938 - Consistenti riparazioni e restauri della facciata principale, con il consolidamento e sostituzione di pietre, si provvide anche alla sistemazione del battistero.

1966/1972 - Vennero apportati numerosi interventi voluti dal parroco Don Giuseppe Orsatti , tra cui vetrate, ambienti di servizio e disbrigo, il tetto, apparato decorativo, battistero, due bussole, impianto elettrico e acustico, sistemazione del presbiterio con nuovo altare e trasformazione dell’antico altare maggiore, nuova pavimentazione di tutta la chiesa, sistemazione del campanile e di altre parti esterne.

2006 - I lavori eseguiti hanno riguardato la sola sostituzione del generatore ed il posizionamento di n. 2 serrande tagliafuoco, oltre che la messa a norma degli impianti conseguenti (elettrico e gas).

2009 - Lavori di manutenzione straordinaria copertura, l’intervento eseguito ha previsto la rimozione dei coppi e dell’ondulina esistenti, il posizionamento al di sopra dell’assito esistente di nuovi pannelli multistrato e poi riposizionati i coppi recuperati dal vecchio manto di copertura con l’aggiunta di circa il 20%di nuovi coppi inserendo ferma coppi in rame per la stabilizzazione degli stessi.

Sono stati sostituiti i travetti e l’assito non idonei alla struttura. Per consentire l’aerazione dell’intercapedine tra le cupole in cotto e la copertura si è prevista infine la posa, ogni 20 m in gronda e in colmo, di tubi di areazione Ø120mm ricoperti con nuovi coppi aeratori.

Tali lavori hanno quindi previsto il mantenimento delle pendenze e della struttura della copertura esistente.

I lavori di sostituzione del generatore di calore si sono effettuati a causa della vetustà dello stesso e per questioni di resa. Il precedente generatore era degli anni ’68-’70, inizialmente funzionava a olio pesante e successivamente è stato trasformato in combustile gas metano.

Il nuovo generatore è di marca MLT ed il bruciatore è Riello a gasmetano.