LE RAGIONI DEL PROGETTO

Una lenta sedimentazione, dove il progetto trova le sue ragioni e si autogenera verso una proposta prioritaria

Come sottolineato nella prima bozza di relazione (25 giugno 2013), "Appunti per un ipotesi di restauro", la lunga stratificazione storica della Parrocchiale di San Giorgio a Capriolo, ci narra di una storia di lungo periodo, di quando era campo santo all'intorno della chiesa di san Rocco, posta in fondo alla contrada al piano, lungo la fascia pedemontana prima che la via compiendo un ansa risalga verso il vertice della collina, attraversando la densità ascensionale di un centro storico.

Questa area vertice della contrada al piano, prima di salire "la collina di pietra", diventa un'area di nuova centralità della città, punto ideale per edificare la nuova parrocchiale. Si da origine ad un impianto di chiese binate, dove a fianco alla chiesa di san Rocco viene tracciato il sedime della nuova Parrocchiale, ancora in una forma embrionale nei confronti di come ci appare oggi.

Qui vanno sottolineati e sintetizzati alcuni fatti che nel divenire finiranno con il contraddistinguere la storia e le caratteristi- che di questo edificio religioso, che da una parte subirà un continuo rinnovo edilizio lungo tutti i secoli fino all'ultimo restauro nella seconda metà del novecento, dall'altro avrà la straordinaria capacità di divenire nel tempo uno scrigno in grado di ospitare al proprio interno capolavori provenienti da altre chiese capriolesi. E' il caso di soffermarsi su questi due aspetti che costruiscono la chiave di lettura della storia di questo edificio religioso della parrocchiale di Capriolo.